Ciò che Dio unisce l’uomo non osi separare, si dice, ma chissà, forse Marta e Michele ci stanno pensando. Ora che, novelli sposini, si ritrovano a guardare negli occhi qualcuno che non sospettavano di conoscere. Sì, certo, per conoscersi a fondo ci sono stati gli anni di fidanzamento; e la casa costruita e arredata nel più lussuoso dei modi, grazie allo studio di architettura di Michele e di suo padre, nel quale la bella Marta ha incontrato e preso al lazo il bravo ragazzo. Perché è brava a lavorare, quella, ma sotto le lenzuola: lo dicono gli amici di Michele. Gli amici di Michele, però, Marta ne è convinta, sono gli stessi che hanno ordito tutta la serie di scherzetti di cattivo gusto che adesso riempie le stanze della loro bella villa nuova di pacca e che sta guastando la loro prima notte di nozze.
Benvenuti agli sposi! Che grande allegria. La vecchia vita riposi. Il gioco si avvia.
Che fare? Proseguire con il gioco, un palloncino dopo l’altro, o lasciare ogni dubbio lì dove si trova? Forse, per i due sposi non c’è molta scelta…
Con la solita bravura, Sacha Naspini snocciola un capitolo dopo l’altro, un incalzante susseguirsi di punti di vista e ribaltamenti di prospettiva, per addentrarsi in una relazione che sembrava perfetta. Un romanzo rosa? La storia di un amore in crisi? Tutt’altro. Immaginate di entrare per la prima volta nella casa dei vostri sogni e trovarci il sentiero per i vostri peggiori incubi.
Ma saranno stati gli amici di Michele? Oppure qualcuno che li conosce più a fondo di loro stessi?
CIÒ CHE DIO UNISCE