Libreria Leggermente

Da un articolo di Marco Vichi – La Nazione, 11 settembre 2024

LEGGERMENTE, TRA AMORE E HORROR

Oggi andiamo in viale Francesco Talenti 97, a Firenze, per incontrare la Libreria Leggermente, nata nel 2015 raccogliendo l’eredità della libreria Gulliver, che stava chiudendo. Una libreria indipendente, di quartiere. Siamo all’Isolotto, dove nel 2009 è stata inaugurata la BiblioteCaNova, un’altra realtà che ha contribuito a cambiare l’anima di quella zona. 

La Libreria Leggermente ha un motto: “Sono un grande viaggiatore, leggo molto”. Per Alessandra e David, che si sono conosciuti proprio in libreria, “leggere non è solo evasione, è soprattutto vivere in altri panni”. Cercano di assecondare l’umore del pubblico, ma a loro piace soprattutto consigliare i libri che hanno amato di più.

Questa è la loro storia: “C’era una volta una ragazza che doveva inventarsi un futuro, si era appena laureata, ma di lavoro ce n’era poco, tanti colloqui, poche proposte. C’era una volta un libraio in crisi esistenziale che sognava l’Australia per cominciare una nuova vita, forse credendo di trovare se stesso, o chissà che altro. E c’era una volta Stephen King, e su di lui crediamo ci sia poco da aggiungere. La ragazza un giorno, per caso, vide un annuncio su un giornale: ‘Cedesi attività’. Perché no, si disse. Leggere mi piace, potrei provare. Il libraio aveva già un biglietto aereo pronto, di sola andata, un lavoro che lo aspettava a 16.000 chilometri dall’Italia. Avrebbe fatto il cameriere a Melbourne, poi chissà. Ma il destino contiene a volte dei però. Eccone uno: il libraio e la ragazza scoprirono presto, prestissimo, di avere una passione in comune, uno scrittore che piaceva a entrambi, un libro in particolare, 1200 pagine che in qualche modo cambieranno il destino di entrambi: It. E fu così che il Re dell’horror scrisse, senza saperlo (per il momento nessuno glielo ha detto) l’unica storia d’amore della sua lunga carriera.

La Libreria Leggermente dal 2015 conta sul sorriso contagioso di una giovane libraia che trovò la sua strada, il viale Talenti, e su un libraio , che grazie soprattutto a quel sorriso superò la sua crisi, scoprendo che l’Australia tutto sommato non era così lontana, con accanto la giovane nuova libraia. E l’Australia, quella vera, arrivò comunque… come viaggio di nozze”.

 

Leggere alla fermata del tram
foto libreria 1
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